Ciao Gabriele,

hai voluto l’Agedo a Foggia con tutte le tue forze e l’hai rappresentata, da solo , per ben sette anni.

Il nostro incontro è stato determinante: poteva nascere l’associazione che avevi sognato.

Noi, riservati e timorosi, volevamo soltanto che, nella nostra città, nessun ragazzo venisse discriminato e nessuna famiglia dovesse sentirsi sola ed emarginata.

Con energia e determinazione hai reclutato Teresa, tua compagna di vita,  Agostino Cursio, Enrico Ciccarelli, don Dino Daloia, don Michele De Paolis.

La sera del 5/10/2010, tornando da Milano, mio marito ed io, ti abbiamo trovato alla stazione ad attenderci  perché  mancavano le nostre firme per far decollare l’associazione.

I tuoi occhi brillavano di gioia e ci spingevano a venir fuori dal nostro silenzio. Così sono  cominciati gli incontri nel salottino di casa tua, il pullman per Roma, i corsi di aggiornamento per noi soci con la psicologa Tiziana Carella, il numero dei soci intanto cresceva… Mio marito ed io eravamo coinvolti  e motivati ogni giorno di più.

Oggi la tua Agedo Foggia conta ben 64 iscritti. Mio marito ed io ci troviamo, per il terzo anno a visitare le scuole, che rappresentano il cuore della nostra città, per affrontare con i ragazzi, il tema dell’omosessualità e della transessualità nel modo più corretto possibile. Tutto questo si è realizzato grazie al tuo impegno costante, preciso, puntuale e mai avrei immaginato di doverti salutare così, caro amico.

Mi auguro che da lassù tu possa continuare a vegliare su questa tua creatura e noi, uniti dallo stesso ideale, faremo del nostro meglio per farla crescere.

Maria e Tonino

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