“Riconoscere la diversità non è razzismo. E’ un dovere che abbiamo tutti. Il razzismo però deduce dalla diversità degli altri uomini, la diversità dei diritti. Noi invece pensiamo che i diritti siano gli stessi per tutti gli uomini”.
Giuseppe Pontiggia
Premessa
Con questo progetto intendiamo affrontare insieme a ragazzi e docenti il tema del rispetto delle diversità. Riteniamo che una società, che in questo momento storico, si sta confrontando con la globalizzazione, con la convivenza multietnica e multiculturale, non può continuare ad ignorare le minoranze, ovvero quelle differenze tra le persone che andrebbero considerate e comprese per giungere ad una maggiore maturità sociale. Nell’ambito di una più ampia Educazione alla Salute, siamo convinti che sia importante educare i ragazzi al rispetto ed alla comprensione della diversità, come una occasione attraverso la quale arricchirsi e crescere, anziché temerla, allontanarla e demonizzarla.
Riteniamo, dunque, che le differenze non debbano essere trattare come un problema, ma come una occasione per arricchirsi attraverso l’ascolto dell’altro. Educare i ragazzi all’ascolto dell’altro significa migliorare le loro abilità relazionali e renderli uomini e donne più forti e più capaci di vivere nel mondo adulto che li aspetta e, ci auguriamo, renderli più capaci di instaurare relazioni gratificanti e crescere nell’ottica del pensare ad un “bene” condiviso e non puramente egoistico.
L’AGEDO, acronimo di Associazione di Genitori e Amici di Omosessuali, è una Associazione che sta conoscendo una vastissima diffusione su tutto il territorio nazionale e nasce con l’obiettivo di fornire solidarietà, ascolto ed informazione sul tema dell’omosessualità.
L’AGEDO intende colloquiare con i ragazzi, affinchè in loro possa nascere l’idea che ad ogni individuo debba essere data la possibilità di sviluppare liberamente la propria individualità ed identità, tema cruciale del periodo adolescenziale. Per questo motivo intendiamo partire dai ragazzi delle Scole Medie Superiori, ragazzi che stanno formando la loro identità adulta, in modo da parlare sia a chi scopre il proprio orientamento sessuale con l’angoscia di sentirsi così diversi da mettere in crisi la stima di sé, sia a chi non comprendendo questa diversità possa emarginarlo, offenderlo, determinando in tal modo una ferita devastante. Ragazzi che vivono in modo isolato la presa di consapevolezza della propria identità omosessuale, possono sentirsi diversi nel senso di sbagliati, isolati, emarginati da chi non comprende questa diversità. Diversità che però, al dilà dell’orientamento sessuale, può diventare similitudine e vicinanza nei reciproci vissuti emotivi, nella difficoltà di crescere e comunicare con gli altri, ed in questa vicinanza emotiva scoprirsi tutti arricchiti e meno soli.
Osserviamo, dai dati a nostra disposizione che, se non educati a questo, i ragazzi che scoprono la propria identità omosessuale mostrano una forte tendenza al fallimento scolastico ed alla esclusione sociale, mentre continua a proliferare nei ragazzi a tendenza eterosessuale un atteggiamento omofobico, che chiude a qualsiasi possibilità di relazione.
Riteniamo che questo sia un problema che la Società adulta ha il dovere di considerare. E’ sufficiente un dato: la quantità dei suicidi tra adolescenti è tre volte superiore tra adolescenti gay e lesbiche!
Obiettivi:
- Informare, ovvero parlare e far parlare, rispondere a domande e dubbi sul tema dell’omosessualità
- Ridurre il senso di angoscia e di solitudine di chi si scopre in una identità di tipo omosessuale
- Stimolare alla riflessione su giudizi, emozioni e comportamenti che ruotano intorno a tale tema
- Ridurre fenomeni omofobici
- Creare cultura alla diversità
Metodologia:
Il progetto è articolato in una parte preliminare rivolta ai docenti ad una parte rivolta agli allievi, articolata in due fasi distinte.
Fase preliminare:
Proponiamo ad ogni Istituto che intenda partecipare al progetto, di effettuare un incontro preliminare con il corpo docente di 50 minuti circa durante il quale gli insegnanti possano ricevere una formazione sul tema, che consenta di predisporre i ragazzi ad un più semplice apprendimento. Proponiamo loro la stessa lezione che verrà portata ai ragazzi nel primo incontro, tenuta dalla Dr.ssa Tiziana Carella con un socio Agedo ed un confronto rispetto a loro dubbi o perplessità. Riteniamo che questa formula possa facilitare nei ragazzi un approccio più sensibile ai temi proposti.
Per i docenti può diventare un momento sia di formazione rispetto ad un tema difficile da trattare, sia di predisposizione ad una maggiore vicinanza rispetto a problematiche e vissuti emotivi dei ragazzi con differente orientamento sessuale o identità di genere. In tal modo i docenti possono diventare loro stessi strumento di prevenzione nei casi di fenomeni omofobici e nei casi in cui quei ragazzi/e che vivono con angoscia la loro omosessualità determini forme di disagio, che possano sfociare in comportamenti dannosi per la loro identità ed integrità psicofisica.
Prima fase:
La prima fase del progetto consisterà in una lezione frontale, tenuta dalla Dr.ssa Tiziana Carella, psicologa psicoterapeuta, circa il senso che la scienza psichiatrica e psicologica ha dato nella storia all’omosessualità ed il senso che ne da oggi, e circa il fenomeno dell’omofobia, che si sviluppa sotto farie forme e livelli di intensità e le conseguenze dell’attegiamento omofobico sulle persone ad orientamento omosessuale. La lezione sarà tenuta con un massimo di 2 classi ed avrà durata di 50 minuti circa. I ragazzi avranno la possibiltà di ascoltare e porre domande all’esperto. Per facilitare nei ragazzi l’espressione di domande che non riuscirebbero a porre in maniera diretta, al termine di questa prima fase si chiederà loro di scrivere in forma anonima i loro interrogativi e riporli in un contenitore.
Seconda fase:
In questa seconda fase risponderemo alle domande pervenute in forma anonima e proporremo ai ragazzi la visione di un filmato realizzato da Parlamento Studenti dal titolo “Non tutti sono eterosessuali. La percezione delle persone LGBTQI”, che affronta l’ omosessualità, la transessualità e tutti i temi che ruotano attorno all’identità di genere ed orientamento sessuale attraverso piccole interviste a ragazzi loro coetanei.
La visione di questo filmato, diventa un ulteriore stimolo di riflessione per aprire un dibattito con i ragazzi, moderato da soci esperti dell’associazione Agedo.
Al termine del dibattito verrà chiesto ai partecipanti di compilare un questionario di valutazione finale del progetto, in modo da verificare il gradimento delle attività proposte ed il raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Tempi di realizzazione:
- Fase preliminare rivolta ai docenti: 50 minuti circa
- Progetto rivolto agli alunni:
- Prima fase: La lezione verrà svolta con un massimo di due classi per lezione e richiederà un tempo pari a circa 50 minuti.
- Seconda fase: La visione del film- ducumentario ed il successivo dibattito richiederà circa 2 ore in tutto. E’ preferibile che ogni gruppo sia ristretto ad un massimo di 2/3 classi, in modo tale che un numero più esiguo di parteciparti consenta ad ognuno di essere coinvolto nel dibattito.
Destinatari:
I destinatari dell’intervento sono gli alunni ed i docenti degli Istituti Superiori. Poiché, per la capillarità dell’intervento, non ci sarà possibile quest’anno intervenire su ogni Istituto e su ogni classe, ci riserviamo la possibilità di intervenire nei prossimi anni su tutti gli Istituti presenti sul nostro territorio.
L’intervento è rivolto a tutte le classi che desiderino prendere parte al progetto.